La danza-parkours è una disciplina “fusion” che parte dal rigoroso mondo dei passi di ballo
Un mix inaspettato (e divertente)
Arriva ad abbracciare le tendenze più avventurose e street-style dei percorsi a ostacoli nell’ambiente cittadino.
Distaccarsi dagli schemi accademici tradizionali offre opportunità inaspettate anche al grande pubblico che vuole avvicinarsi alla danza. Parola di Emanuela Grungo, ex ballerina e insegnante, direttrice artistica della scuola Arcobaleno danza di Milano. In quest’ottica si inseriscono i danza-parkours, che trasferiscono esercizi tipici del ballo in percorsi a tappe all’aperto, nei parchi.
Coreografie in libertà
Questo mix può essere legato alla danza classica, ma non necessariamente, e non è detto che vi troviate alle prese con volteggi e salti da étoile del palcoscenico. Tutto, infatti, è “contaminato” dallo spirito street dei parkours, nati nella Francia metropolitana degli anni Ottanta, che sono itinerari cittadini in cui si devono superare ostacoli di ogni tipo, contando sulle proprie doti atletiche, sui riflessi e sull’equilibrio. Esistono quindi danza-parkours in cui prevale la componente tecnica, ma anche proposte meno rigorose. In pratica, si può seguire una coreografia oppure improvvisare, lasciando libera la fantasia.
La preparazione è in palestra
Nelle scuole di ballo e nei centri di performing arts che offrono l’opportunità di conoscere questa realtà ludico-sportiva si viene allenate in palestra, perché il corpo deve essere opportunamente potenziato, e solo in un secondo momento ci si cimenta lungo i tracciati outdoor.